Resistenza agli antibiotici
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- Categoria: Notizie dal mondo
- Pubblicato: Giovedì, 16 Novembre 2017 16:09
- Scritto da Ryder Italia Onlus
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Nel 2017 il problema della resistenza agli antibiotici raggiungerà un punto di non ritorno.
Una grave minaccia incombe sulla popolazione mondiale. Secondo molti esperti nel 2017 un numero sempre più elevato di persone potrebbe morire a causa di infezioni dovute a germi comuni. Infatti con l’aumento della resistenza agli antibiotici, alcune malattie come le infezioni da gonorrea( una malattia a trasmissione sessuale) e le infezioni del tratto urinario possono divenire incurabili già dal prossimo anno.
Secondo il Dr Woolhouse dell' Universita di Edimburgo nel 2017 l’uso degli antibiotici nell' allevamento degli animali supererà l’uso di questi farmaci nella popolazione umana. L' utilizzo spropositato di questi farmaci rappresenta una grave minaccia che viene sempre sottovalutata anche da organismi internazionali come la FAO.
Per esempio, la colina un farmaco utilizzato più spesso nell’allevamento degli animali rimane l’unico antibiotico efficace contro alcune infezioni dell uomo ma la resistenza sviluppatesi verso questo farmaco per l’uso negli animali di allevamento lo ha reso praticamente inefficace verso le infezioni dell’uomo. Secondo l' agenzia europea dei farmaci alcuni paesi della UE potrebbero ridurre l’uso di questo antibiotico anche di 25 volte se si potesse controllare il suo utilizzo nell'allevamento degli animali.
In Cina per esempio la crescente domanda di carne ha provocato un' impennata nella produzione animale, nel conseguente uso di antibiotici e della resistenza a questi.
Questo problema è presente sopratutto nei paesi poveri dove la produzione di proteine animali è in continua crescita. A livello internazionale nella stima dei ricercatori ogni anno si utilizzano circa 63,000 tonnellate di antibiotici per l' allevamento di polli, suini e bovini e saliranno a 106,000 tonnellate entro il 2030. Basse dosi di antibiotici vengono regolarmente aggiunti al mangime di animali anche se non so malati perché in questo modo aumenta il loro peso e si incrementano i profitti degli allevatori. Negli Stati Uniti circa 80 % degli antibiotici viene utilizzata negli allevamenti animali.
La Cina, che ha un consumo del 50 % superiore agli Stati Uniti raddoppierà questo utilizzo improprio di questi farmaci entro il 2030, come del resto avverrà in India Brasile e Sud Africa. Che cosa avverrà in futuro dipende dalle scelte politiche di seguire l’esempio degli Stati Uniti dove non esiste regolamentazione o quello della Danimarca dove è stato vietato l’uso di questi farmaci come promotori della crescita degli animali.
Bibliografia